LA SPEZIA E IL SUO GOLFO
In mezzo alle Cinque Terre, a Portovenere, Lerici e Tellaro, La Spezia è spesso vista come punto di verso le meravigliose località che le stanno intorno, eppure offre piacevoli sorprese: i musei, la vivace via del Prione, la rinnovata piazza Giuseppe Verdi, la passeggiata Costantino Morin con gli spettacolari panorami sul golfo e sulle Alpi Apuane.
Napoleone, che definiva il golfo spezzino come “il più bello dell’universo”, vi vedeva il luogo ideale per costruire un porto militare. Il Conte di Cavour raccolse questo sogno e trasferì da Genova a La Spezia l'arsenale della Marina militare del regno di Sardegna, trasformando la città, che da piccola cittadina murata divenne una grande piazzaforte marittima.
La sua particolare ubicazione in un golfo ricco di insenature, gli conferisce una connotazione di porto naturale come pochi altri, riparato dai venti più forti come il libeccio grazie al promontorio di Porto Venere e alle Isole Palmaria e Tino.
La Passeggiata Costantino Morin, che affianca la banchina del lungomare in zona porto, è una via pedonale fiancheggiata da palme e disseminata di panchine dove potrete sedervi a osservare barche e yacht di lusso.
Tutto il centro storico si sviluppa tra due vie parallele: Corso Cavour e Via del Prione.
È una città da visitare per i suoi musei, i caratteristici vicoli del centro storico, le scalinate in stile liberty, un vivacissimo mercato e gli scorci panoramici. Le attrazioni di La Spezia sono sparse tra i caruggi e la zona del lungomare.
Pur non essendo perfettamente rettilinea Via del Prione è famosa come Il Carugio Drito. È una delle vie più antiche della città ed è certamente la più vivace, ricchissima di negozi e bar molto frequentati; potrete passeggiare lungo la via per ammirare splendidi palazzi nobiliari e il Teatro Civico oppure fare come la gente del posto e darvi allo shopping e riposarvi sorseggiando un caffè seduti ai tavolini all’aperto.
Nota per il suo passato militare, La Spezia sta recuperando la sua anima più vivace e turistica, anche la tradizione gastronomica fa la sua parte, col cibo di strada e i piatti poveri della cucina ligure. In tavola sfilano la mesciua (una zuppa a base di cereali e legumi), la capponada, i gatafuin fritti ripieni di erbette e formaggio, le frittelle di bianchetti, le alici ripiene, il baccalà alla spezzina, il coniglio alla cacciatora e la trippa in umido.
Vi lascio come sempre alla lettura della mia S e ai suoi dettagli nascosti!
Alla prossima città!
…Sempre in punta di pennino
Tristano Bosi
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